Opzioni di ricerca
Home Media Facciamo chiarezza Studi e pubblicazioni Statistiche Politica monetaria L’euro Pagamenti e mercati Lavorare in BCE
Suggerimenti
Ordina per

Cosa sono gli accantonamenti e la copertura dei crediti deteriorati?

21 dicembre 2020

Ogni volta che le banche concedono un prestito a un cliente si espongono al rischio di credito, ossia all’eventualità che il debitore non lo rimborsi. Se ciò si verifica, il prestito si definisce deteriorato. Un prestito è classificato come credito deteriorato quando la banca ritiene improbabile che il debitore lo rimborsi o in caso di ritardo di pagamento di 90 giorni.

I crediti deteriorati (non-performing loans, NPL) incidono sulla solidità delle banche riducendone gli utili e causando perdite. Le banche con livelli elevati di NPL non sono in grado di erogare credito alle famiglie e alle imprese e questo danneggia l’economia nel suo complesso.

Protezione contro le perdite: accantonamenti e copertura

Ogni banca deve prepararsi all’eventualità di subire una perdita sui prestiti che ha erogato. Per compensare questo rischio di credito, la banca stima le perdite future attese sui crediti e contabilizza un accantonamento corrispondente. Mediante tale operazione la banca rileva una perdita sui crediti prima che si verifichi. Le banche utilizzano il proprio capitale per assorbire queste perdite: contabilizzando l’accantonamento la banca registra una perdita e deduce quindi dal patrimonio l’importo che non riuscirà a riscuotere dal cliente.

Le banche non devono registrare accantonamenti per l’intero valore di un credito deteriorato, perché potrebbero comunque ricevere nuovi rimborsi dal cliente o riuscire a recuperare una parte dell’importo del prestito vendendo attività o immobili ricevuti in garanzia dal cliente. Soltanto la perdita netta attesa dovrebbe essere coperta. La quota dei crediti deteriorati coperta dagli accantonamenti è definita copertura degli NPL della banca. Essa indica in quale misura la banca ha già contabilizzato le perdite attese sui crediti deteriorati.

Come vengono costituiti gli accantonamenti?

Esempio: una banca ha crediti deteriorati per un valore di €100 e si aspetta una perdita netta di €40 su tali crediti. Copre questa perdita registrando un accantonamento di €40, pertanto il suo tasso di copertura degli NPL è pari al 40%.

Assicurare accantonamenti sufficienti: tasso di copertura minimo

Per assicurare che le banche abbiano livelli di accantonamenti sufficienti, il diritto dell’Unione europea (UE) stabilisce un tasso di copertura minimo che le banche sono tenute a mantenere. Se una banca non ha registrato accantonamenti sufficienti a coprire i nuovi crediti deteriorati, deve correggere la carenza deducendo l’ammontare mancante dal capitale. Questo potrebbe causare problemi alla banca se non dispone di riserve di capitale sufficienti oltre ai requisiti minimi previsti per operare in sicurezza.

Assicurare una copertura tempestiva: calendario degli accantonamenti

Le banche non dovrebbero ritardare troppo la copertura dei crediti deteriorati. Sono stati creati molti strumenti e meccanismi per assicurare che gli accantonamenti per perdite su crediti siano non solo sufficienti ma anche tempestivi. Tra questi c’è il calendario predefinito degli accantonamenti che rappresenta un meccanismo di salvaguardia contro una copertura insufficiente degli NPL.

Come funziona? Il calendario determina il livello di copertura richiesto a diverse scadenze, a partire dalla data in cui il credito diventa deteriorato. Quanto più a lungo un credito resta deteriorato, tanto minore è la probabilità che cessi di esserlo e tanto maggiore dovrebbe essere l’accantonamento. Il tasso di copertura richiesto aumenta quindi gradualmente nel tempo fino a raggiungere il 100%.

Le scadenze variano a seconda che il prestito sia o meno garantito da attività o immobili. Se il prestito non è garantito, la banca deve coprirlo interamente al più tardi entro tre anni. Per i prestiti garantiti la copertura integrale deve essere costituita entro sette o nove anni.

Questo meccanismo di salvaguardia aiuta ad assicurare che le banche dispongano di protezioni adeguate per far fronte alle perdite su crediti; si applica però soltanto ai prestiti che le banche hanno classificato tra i crediti deteriorati. Le banche dovrebbero quindi tenere sempre sotto controllo i prestiti che hanno concesso, identificare prontamente quelli che sono a rischio di diventare deteriorati e classificarli di conseguenza.

Informazioni aggiuntive

Il requisito di copertura previsto dal diritto dell’UE (“livelli minimi di primo pilastro”) è vincolante per tutte le banche nell’UE e si applica ai prestiti concessi a partire dal 26 aprile 2019. I prestiti precedenti a questa data sono soggetti alle aspettative non vincolanti della Vigilanza bancaria della BCE (“aspettative di secondo pilastro”) che adottano una logica simile. Per maggiori dettagli sull’interazione tra i requisiti vincolanti e le aspettative di vigilanza non vincolanti, si rimanda alla comunicazione delle aspettative di vigilanza sulla copertura dell’agosto 2019.

Comunicazione in merito alle aspettative di vigilanza sulla copertura delle NPE
Segnalazioni whistleblowing