- COMUNICATO STAMPA
La BCE definisce le aspettative di vigilanza per i nuovi NPL
- La BCE pubblica un addendum alle proprie linee guida per le banche sui crediti deteriorati
- L’addendum specifica le aspettative di vigilanza in merito agli accantonamenti per i nuovi NPL
- Le aspettative costituiranno il punto di partenza del dialogo di vigilanza
- Il testo definitivo tiene conto dei commenti pervenuti nel quadro della consultazione pubblica
La Banca centrale europea (BCE) ha pubblicato oggi l’Addendum alle Linee guida della BCE per le banche sui crediti deteriorati (NPL). L’addendum integra le linee guida sugli NPL, di natura qualitativa, che erano state pubblicate il 20 marzo 2017, precisando le aspettative di vigilanza della BCE con riferimento ai livelli di accantonamento ritenuti prudenti per i nuovi NPL. L’addendum, che non ha carattere vincolante, sarà alla base del dialogo di vigilanza tra le banche significative e la Vigilanza bancaria della BCE.
La Vigilanza bancaria della BCE ha l’obbligo di affrontare le principali vulnerabilità delle banche con modalità coerenti, in modo da assicurare condizioni di trattamento eque e paritarie. Conformemente alla quarta direttiva sui requisiti patrimoniali (Capital Requirements Directive, CRD IV), le autorità di vigilanza devono valutare e affrontare i rischi specifici a livello di singolo ente creditizio che non siano già contemplati o adeguatamente coperti dai requisiti prudenziali obbligatori “di primo pilastro”, previsti dal regolamento sui requisiti patrimoniali (Capital Requirements Regulation, CRR). In particolare, il quadro prudenziale vigente prevede che le autorità di vigilanza valutino e decidano se gli accantonamenti delle banche siano adeguati e tempestivi in una prospettiva prudenziale. La Vigilanza bancaria della BCE pubblica le proprie aspettative per rendere noto alle banche il punto di partenza del dialogo di vigilanza.
La Vigilanza bancaria della BCE tratta il rischio di credito come una priorità sin dalla valutazione complessiva del 2014 e ha intensificato la propria azione in questo ambito negli ultimi due anni. Livelli elevati di NPL incidono sul capitale e sulla raccolta delle banche, riducono la loro redditività, sottraggono risorse che potrebbero essere destinate a impieghi più produttivi e ostacolano l’offerta di credito a famiglie e imprese. Affrontare il problema dei crediti deteriorati è quindi importante per la sostenibilità economica delle banche e per l’andamento macroeconomico.
L’addendum riguarda i crediti classificati come NPL in linea con la definizione dell’Autorità bancaria europea dopo il 1° aprile 2018.
Nel corso del dialogo di vigilanza la BCE discuterà con le singole banche gli eventuali scostamenti dalle aspettative sugli accantonamenti prudenziali indicate nell’addendum. A conclusione del dialogo di vigilanza, tenendo conto della situazione specifica di ogni banca, la Vigilanza bancaria della BCE deciderà, caso per caso, se e quali misure di vigilanza siano appropriate. I risultati di questo dialogo saranno integrati, per la prima volta, nel processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP) del 2021. Le banche si dovrebbero preparare, utilizzando il tempo a disposizione per rivedere le proprie politiche e i propri criteri di sottoscrizione del credito in vista di ridurre la creazione di nuovi NPL, in particolare nelle attuali condizioni economiche favorevoli.
L’addendum ha carattere complementare rispetto a qualsiasi disposizione legislativa futura dell’UE basata sulla proposta della Commissione europea di affrontare gli NPL nel contesto del primo pilastro. La proposta della Commissione concernente livelli minimi di accantonamento obbligatori è concepita come un requisito vincolante applicabile a tutti gli enti creditizi.
La BCE ha ultimato la stesura del documento, il cui titolo completo è “Addendum alle Linee guida della BCE per le banche sui crediti deteriorati (NPL): aspettative di vigilanza in merito agli accantonamenti prudenziali per le esposizioni deteriorate”, a conclusione di una consultazione pubblica che si è svolta dal 4 ottobre all’8 dicembre 2017. La BCE ha altresì pubblicato i commenti dettagliati presentati dalle parti interessate e un resoconto (Feedback Statement) in cui espone le proprie considerazioni al riguardo.
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