Una vigilanza europea più efficiente, efficace e incentrata sul rischio
La stabilità delle banche è alla base di un’economia forte. Da quando è stata istituita la vigilanza bancaria europea, le banche dell’area dell’euro sono diventate più stabili e meglio capitalizzate, con livelli inferiori di crediti deteriorati. L’attuale quadro di vigilanza e regolamentazione ha aiutato il settore bancario a mantenere una buona tenuta, consentendogli di continuare a fornire servizi a famiglie e imprese anche in periodi di tensione.
I risultati conseguiti dopo la crisi finanziaria mondiale rappresentano una base solida, ma il contesto in cui operano le banche sta cambiando velocemente. Alla luce della rapida trasformazione tecnologica e dell’evoluzione del panorama dei rischi, la vigilanza deve essere reattiva e adattarsi alle nuove sfide per rimanere il più efficiente ed efficace possibile. Le banche e le autorità di vigilanza devono disporre delle capacità analitiche necessarie per affrontare i rischi emergenti. In tale contesto, stiamo lavorando a un ampio programma di riforme per ridurre l’eccessiva complessità della vigilanza, riorientando le nostre risorse senza compromettere la tenuta delle banche.
Il programma di riforme della vigilanza bancaria europea
Una vigilanza bancaria europea ancora più efficiente, efficace e incentrata sul rischio attraverso quattro iniziative specifiche
Riforma dello SREP: la verifica periodica dello stato di salute delle banche
A settembre 2022 la vigilanza bancaria europea ha incaricato degli esperti indipendenti di condurre un riesame della verifica periodica dello stato di salute delle banche, ossia del processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP). Sulla base delle raccomandazioni scaturite da tale riesame, stiamo rendendo lo SREP più efficiente ed efficace, dedicando maggiore attenzione a un approccio di vigilanza basato sul rischio. Ulteriori informazioni su questi cambiamenti sono reperibili nelle risposte alle domande più frequenti sul futuro SREP.
La riforma dello SREP, che si basa su decisioni precedenti, è in corso di attuazione su un periodo di tre anni (2024-2026). I suoi benefici evolveranno quindi nel tempo: monitoreremo e documenteremo i progressi compiuti attraverso indicatori quali la durata del ciclo SREP, la lunghezza e la chiarezza delle decisioni SREP e le informazioni sui rilievi aperti.
Maggiori informazioni sulla riforma dello SREP:
La tappa successiva: riforma di altre attività di vigilanza
Il nostro obiettivo di conseguire maggiore efficienza ed efficacia, continuando al contempo a concentrarci appieno sui rischi, non riguarda solamente lo SREP. Sulla scorta dell’esperienza delle autorità di vigilanza e dei riscontri degli interlocutori esterni, abbiamo creato sei gruppi di lavoro incaricati di razionalizzare ulteriormente i processi e le procedure di vigilanza.
In linea con l’approccio basato sul rischio, l’obiettivo generale di ciascun gruppo di lavoro è focalizzarsi sui rischi pertinenti e assicurare la capacità di tenuta delle banche, riducendo però il tempo dedicato alle richieste e ai compiti ordinari. Questo ci permetterà di concentrare le risorse sui rischi emergenti e sulle aree caratterizzate da maggiore criticità e complessità.
- Miglioramento del processo decisionale e sfruttamento della digitalizzazione
-
Stiamo velocizzando le nostre decisioni di vigilanza grazie a strumenti digitali e una procedura decisionale accelerata. Ad esempio, nel 2024 la durata media delle verifiche dei requisiti di idoneità, che rappresentano di gran lunga il maggior numero di decisioni della BCE, è scesa a 97 giorni (ben al di sotto dell’obiettivo di 120 giorni fissato dall’Autorità bancaria europea e dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati). Stiamo inoltre sperimentando una procedura accelerata per la valutazione delle cartolarizzazioni con trasferimento significativo del rischio, che abbiamo sviluppato di concerto con la Federazione bancaria europea. La procedura riduce da tre mesi a dieci giorni lavorativi il tempo necessario per valutare le cartolarizzazioni sufficientemente semplici e standardizzate, senza compromettere la resilienza delle banche. Per le cartolarizzazioni complesse e innovative la BCE continuerà a effettuare una valutazione dettagliata e a verificare se sia stato realizzato un trasferimento significativo del rischio.
- Modelli interni
-
I modelli interni utilizzati per calcolare le attività ponderate per il rischio contribuiscono a determinare l’ammontare di capitale che una banca deve detenere e di conseguenza influiscono sulla sua capacità di tenuta. Il miglioramento del panorama dei modelli è stato quindi una priorità dell’MVU fin dalla sua istituzione. Le autorità di vigilanza devono approvare i modelli prima del loro impiego e continuare a monitorarne le modalità di utilizzo, anche in caso di (sostanziali) modifiche. Stiamo studiando come semplificare i processi di vigilanza relativi ai modelli interni. L’Autorità bancaria europea sta rivedendo le proprie norme tecniche di regolamentazione sulla classificazione delle modifiche ai modelli; si tratta di una buona occasione per ridurre il numero di modifiche sostanziali che richiedono l’approvazione dell’autorità di vigilanza.
- Prove di stress
-
Le prove di stress prudenziali sono utilizzate per valutare la capacità delle banche di far fronte agli shock economici e finanziari. I risultati di queste prove aiutano a identificare le vulnerabilità e ad affrontarle tempestivamente nel dialogo di vigilanza con le banche. Vogliamo migliorare le prove di stress, collaborando strettamente con l’Autorità bancaria europea ove necessario, attraverso l’eliminazione di processi inutilmente complessi e onerosi in termini di risorse. Questo ci permetterà di rispondere più rapidamente ai rischi emergenti, riducendo nel contempo per le banche gli obblighi di segnalazione relativi alle prove di stress e i costi connessi al rispetto della regolamentazione.
- Decisioni in materia di capitale
-
Un’adeguata capitalizzazione è fondamentale per la sicurezza e la solidità degli enti creditizi. Le banche assumono rischi e possono subire perdite se i rischi si concretizzano. Devono essere in grado di assorbire tali perdite per continuare a fornire servizi alla clientela anche in circostanze avverse. Alla luce di questo importante ruolo, alcune decisioni in materia di capitale richiedono l’approvazione dell’autorità di vigilanza. Renderemo le nostre procedure interne per le decisioni relative al capitale, come l’approvazione dei riacquisti di azioni proprie, più rapide e incentrate sul rischio, anche grazie a strumenti digitali. Per le banche ciò comporterà indicazioni di vigilanza più chiare, modelli più standardizzati e tempi di lavorazione più rapidi.
- Segnalazioni
-
Per poter monitorare i rischi e far rispettare la regolamentazione, le autorità di vigilanza necessitano di informazioni pertinenti, che di solito vengono raccolte mediante segnalazioni standardizzate. Il sistema di segnalazione delle banche si è evoluto nel tempo, riflettendo diverse esigenze a livello nazionale ed europeo. Di fronte a un quadro di segnalazione complesso, stiamo mappando il panorama delle segnalazioni e dell’informativa prudenziali per le banche significative e meno significative, tenendo conto dei mandati nazionali ed europei. Questo ci aiuterà a individuare sovrapposizioni, requisiti obsoleti e ambiti in cui le segnalazioni possono essere razionalizzate.
- Ispezioni in loco
-
Le ispezioni costituiscono uno strumento essenziale per la vigilanza bancaria: comportano un’analisi approfondita di diversi rischi, sistemi di controllo interni, modelli imprenditoriali o dispositivi di governance. Forniscono infatti informazioni dettagliate sulla situazione di una determinata banca, compresa un’analisi prospettica. Stiamo migliorando l’efficienza delle ispezioni in loco, anche nelle fasi di pianificazione, esecuzione e follow-up. Nel definirne la portata e l’intensità, seguiremo un approccio maggiormente focalizzato sul rischio.
Valutazione dell’efficacia della vigilanza
Valutare l’efficacia della vigilanza è un elemento fondamentale del nostro programma di riforme. Ma gli indicatori finanziari non sono sufficienti per comprendere quanto sia efficace la vigilanza. I coefficienti finanziari di una banca possono infatti migliorare per vari motivi, ad esempio grazie a condizioni macroeconomiche più favorevoli. Al fine di isolare questi fattori, stiamo potenziando i nostri strumenti analitici per poter esaminare meglio l’efficacia della vigilanza.
Valutazione periodica
Abbiamo integrato una valutazione periodica dell’efficacia della vigilanza nel processo di pianificazione annuale. In tal modo poniamo particolare attenzione agli esiti misurabili e assicuriamo che i nostri sforzi continuino a essere incisivi e orientati ai risultati. Inoltre, un nuovo approccio per livelli volto a dare seguito ai rilievi e alle misure ci consente di affrontare con maggiore efficacia le questioni più critiche.
Promuovere una cultura di vigilanza incentrata sul rischio
La BCE e le autorità nazionali di vigilanza collaborano per assicurare il funzionamento della vigilanza bancaria europea. I gruppi di vigilanza congiunti (GVC) riuniscono esperti della BCE e delle autorità nazionali per la vigilanza sulle banche significative, mentre le autorità nazionali vigilano sugli enti meno significativi sotto la supervisione della BCE.
Per realizzare il nostro programma di riforme stiamo promuovendo in tutto il sistema una cultura di vigilanza basata sul rischio, consentendo ai GVC di esercitare il proprio giudizio e di decidere dove sia meglio dirigere l’attenzione della vigilanza.
Al fine di accrescere la coerenza nella vigilanza bancaria europea, abbiamo avviato un’iniziativa specifica per promuovere il cambiamento culturale. L’attenzione è incentrata sullo sviluppo di una cultura di vigilanza basata sul rischio, più integrata, efficiente ed efficace. Una cultura omogenea di vigilanza rafforzerà la nostra azione e porterà a processi più agevoli per le banche.