- COMUNICATO STAMPA
La Vigilanza bancaria della BCE pubblica gli esiti dello SREP 2016 e le raccomandazioni sui dividendi e sulla remunerazione variabile per il 2017
- I risultati dello SREP 2016 rivelano livelli di capitale richiesti per il 2017 sostanzialmente stabili; le variazioni dei livelli relativi alle singole banche riflettono un cambiamento dei loro profili di rischio.
- La BCE ha inoltre imposto, nell’ambito dello SREP, misure qualitative connesse alla liquidità e alla governance.
- Le raccomandazioni sulla distribuzione dei dividendi e sulla remunerazione variabile per il 2017 riflettono l’approccio adottato per il 2016.
La Banca centrale europea (BCE) ha pubblicato oggi gli esiti del secondo processo di revisione e valutazione prudenziale (supervisory review and evaluation process, SREP) condotto nel 2016. I requisiti patrimoniali aggregati per il 2017 delle banche soggette a vigilanza diretta rimangono comparabili a quelli per il 2016, con una media e una mediana del capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1, CET1) pari a circa il 10%. Il CET1 rappresenta il capitale di qualità più elevata di una banca, costituito soprattutto da azioni ordinarie, e misura la sua solidità patrimoniale.
“Questo ciclo del processo di revisione dimostra che la vigilanza bancaria europea rende più sicure le nostre banche. Grazie a una metodologia comune, il processo di revisione ci consente di fornire a ogni banca soggetta alla nostra vigilanza indicazioni quantitative e qualitative specifiche, assicurando al tempo stesso parità di condizioni in Europa”, ha dichiarato Danièle Nouy, Presidente del Consiglio di vigilanza della BCE.
Oltre ai requisiti patrimoniali, la BCE ha imposto alle banche misure di liquidità nell’ambito dello SREP, nei casi di eccessivo ricorso alla provvista all’ingrosso a breve termine o di gestione inadeguata dei rischi associati alla gestione delle garanzie.
Le misure di liquidità per le banche contemplano, fra l’altro, la richiesta di mantenere coefficienti di copertura della liquidità più elevati rispetto ai requisiti obbligatori e, in alcuni casi, l’imposizione di specifici importi minimi di attività liquide. La BCE ha imposto inoltre misure qualitative per porre rimedio alle debolezze della governance.
Aggiornamento delle raccomandazioni sulle politiche di distribuzione dei dividendi e di remunerazione
La BCE ha pubblicato, separatamente, le raccomandazioni aggiornate sulle politiche di distribuzione dei dividendi e di remunerazione da adottare nel 2017 per l’esercizio finanziario 2016. Su questi due temi la BCE mantiene la propria linea generale, tenendo conto tuttavia dei mutamenti regolamentari che obbligano l’autorità di vigilanza a operare una distinzione fra le tipologie di capitale di secondo pilastro che una banca deve detenere.
La BCE si attende che le banche adottino un orientamento prudente e prospettico nel decidere sulle rispettive politiche di remunerazione e di distribuzione dei dividendi, in modo da soddisfare tutti i requisiti patrimoniali, inclusi quelli risultanti dallo SREP.
Per eventuali richieste gli organi di informazione sono invitati a contattare Uta Harnischfeger (tel. +49 69 1344 6321).
Note
- I requisiti patrimoniali di vigilanza si basano sul profilo di rischio della singola banca.
- Il primo pilastro si riferisce ai requisiti patrimoniali minimi previsti per legge.
- Il secondo pilastro si riferisce al capitale che l’autorità di vigilanza richiede a una banca di detenere, in base al suo profilo di rischio, alla gestione dei rischi e alla pianificazione del capitale.
- Nello SREP 2016 l’autorità di vigilanza ha dovuto differenziare, per la prima volta, fra requisiti di secondo pilastro e orientamenti di secondo pilastro.
- I requisiti di secondo pilastro sono vincolanti e la loro violazione può avere conseguenze legali dirette per le banche.
- La mancata osservanza degli orientamenti di secondo pilastro non comporta automaticamente il ricorso ad azioni legali. Nondimeno, la BCE si attende che le banche vi si conformino.
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