- COMUNICATO STAMPA
La Vigilanza bancaria della BCE conduce un’analisi di sensibilità incentrata sugli effetti delle variazioni dei tassi di interesse
- L’analisi considera gli effetti delle variazioni dei tassi di interesse e utilizza lo standard definito dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria nel 2016.
- I risultati confluiranno nel processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP).
- Non è attesa alcuna modifica al livello aggregato di capitale richiesto quale esito dell’esercizio.
Nell’ambito del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP), la Banca centrale europea (BCE) ha oggi avviato un’analisi di sensibilità alle variazioni dei tassi di interesse sui portafogli bancari degli intermediari sottoposti alla sua vigilanza diretta. Tale esercizio di stress ha lo scopo di fornire alla BCE le informazioni sufficienti a comprendere la sensibilità al tasso di interesse delle attività e delle passività incluse nel portafoglio bancario nonché degli interessi attivi netti rispetto a variazioni ipotetiche dei tassi di interesse. A parità di tutte le altre condizioni, non ci si attende che il livello complessivo di capitale richiesto alle banche, in termini di requisiti e di orientamenti, subisca modifiche.
La Vigilanza bancaria della BCE applicherà sei shock ipotetici dei tassi di interesse, conformemente a quanto stabilito dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria nel documento Standards – Interest rate risk in the banking book, pubblicato ad aprile 2016. Questi scenari di shock considerano diverse variazioni nel livello e nella forma della curva dei tassi di interesse, fornendo all’autorità di vigilanza informazioni sui possibili mutamenti del valore economico del capitale proprio e delle proiezioni degli interessi attivi netti in ogni scenario. Gli shock non sono intesi quali proiezioni realistiche dell’andamento dei tassi di interesse nell’area dell’euro.
I risultati dell’esercizio saranno discussi nell’ambito dello SREP. Il patrimonio di vigilanza richiesto nelle decisioni SREP 2017, con particolare riguardo agli orientamenti di secondo pilastro, non dipenderà dagli esiti quantitativi della prova, ma terrà conto della vulnerabilità relativa delle banche ai diversi shock dei tassi di interesse applicati nell’esercizio.
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